OCCUPATION 1968

Di Evdokia Moskvina, Linda Dombrovszky, Magdalena Szymkow, Marie Elisa Scheidt, Stephan Komandarev

L’OCCUPAZIONE VISTA DAGLI OCCUPANTI

Nel 1968 cinque paesi del Patto di Varsavia occupano la Cecoslovacchia. 50 anni dopo cinque registi di questi paesi girano un cortometraggio sull’invasione dal punto di vista delle persone che vi hanno preso parte.

 

REGIA:  Evdokia Moskvina, Linda Dombrovszky, Magdalena Szymkow, Marie Elisa Scheidt, Stephan Komandarev

DURATA: Lungometraggio 130 min./ 5 x 26 min.

LINGUA: Slovacco, Ceco, Russo, Polacco, Bulgaro, Ungherese, Tedesco, Inglese

FORMAT: HD Cam – 4K – DCP
PRODUZIONE: Peter Kerekes Ltd.

PAESI: Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia, Bulgaria, Ungheria

 

RUSSIA

THE LAST MISSION OF GENERAL ERMAKOV

Lev Gorelov ha 93 anni e vive ad Odessa, nell’agosto del 1968 ha ordinato alla sua unità di occupare l’aeroporto di Praga. Lui ha un sogno. Vuole radunare tutti gli ex compagni che erano con lui nel 1968 in Cecoslovacchia. Potrebbe essere la sua ultima missione. Come si ricordano il loro passato insieme? Il protagonista principale cercherà il resto della squadra per completare la loro ultima missione “militare”. Un road movie da Odessa attraverso Kiev, Minsk e Mosca a Praga.

REGISTA | EVDOKIA MOSKVINA

Dal 2013 al 2015 Evdokia Moskvina studia produzione cinematografica all’Università Sorbona di Parigi. Nel 2011 ha diretto “I nostri sogni diventano realtà” che è stato presentato con successo al festival di Cannes. Attualmente Evdokia sta post-producendo un documentario girato in Siria nel 2016, una storia di civili che vivono in guerra.

UNGHERIA

RED ROSE (FRIENDSHIP AND LOVE IN THE TIME OF OCCUPATION)

Il protagonista è un soldato ungherese che partecipa all’operazione in Cecoslavacchia, dove tutti. si aspettavano la guerra, ma trovano persone pacifiche. Il più grande nemico è la noia. I soldati hanno storie d’amore e amicizie con I locali. A metà strada tra un documentario e un film di finzione, le brevi scene di rievocazione mostrano episodi eccitanti, divertenti e talvolta dolorosi delle vite degli occupanti ungheresi in Cecoslovacchia.

REGISTA | LINDA DOMBROVSZKY

Linda Dombrovszky si è diplomata presso la facoltà di Media e Film dell’Università cattolica Peter Pázmány e come regista presso l’Accademia di “Drama e Film” in Ungheria. L’ultimo documentario “Once Upon a Time There Were Two Ballerinas” è stat selezionato al Festival Internazionale del Cortometraggio di Bruxelles, al Festival del Cortometraggio di San Paolo e al Festival Internazionale del Cortometraggio di Budapest. Il suo corto “Duty” (2011) ha preso parte alla selezione della settimana della critica di Cannes.

POLONIA

I’M WRITING TO YOU, MY LOVE

Il mare assolato, le ragazze in bikini, il festival della musica pop, la protesta di auto-immolazione e i carri armati sulla strada della Praga occupata. Basato sugli archivi dei servizi segreti comunisti e sui rapporti degli informatori, questo documentario found-footage sull’invasione della Cecoslovacchia racconta la storia di una donna sposata con un uomo partito per la guerra invece che per la luna di miele. Una ricostruzione sull’assurdità di un Paese totalitario i cui cittadini invadono il loro vicino, stampano volantini per sabotare l’invasione e ballano il twist tutta la notte.

REGISTA | MAGDALENA SZYMKOW

Magdalena Szymkow è documentarista, sceneggiatrice ricercatrice di archivi cinematografici con un background giornalistico, diplomata alla Wajda School di Varsavia. Il suo precedente film “My House Without Me” (2012), un saggio cinematografico sulla dislocazione è stato trasmesso, premiato e proiettato a livello nazionale ed ha partecipato a molti festival di tutto il mondo.

GERMANIA

VOICES IN THE FOREST

Nell’estate del 1968 più di 16.000 soldati della Germania dell’Est soggiornarono nelle foreste e nelle caserme sassoni vicino al confine cecoslovacco: in bilico tra la gioventù e la vita adulta, in attesa di una missione che non sarebbe mai arrivata. Un tenente risolve un cruciverba compilando lettere casuali. Gli uomini indossano maschere antigas e incespicano nella foresta. Altri si ubriacano e si sparano a vicenda. In mezzo a questo periodo di assurdità e stasi, una piccola radio segreta impedisce a un uomo di perdere la testa. Voices in the Forest è un documentario spensierato e scherzoso che esplora le lotte interiori dei giovani soldati e la loro sopravvivenza in un mondo di bugie e finzione.

REGISTA | MARIE ELISA SCHEIDT

Marie Elisa Scheidt è una regista di documentari di Monaco di Baviera,. Ha studiato film documentario presso l’Università della Televisione e del Cinema di Monaco e presso la School of Image Arts di Toronto (Ryerson University). I suoi film Loly H (2013), Sobota (2014), Through the Lens of Inkedkenny (2013) e Our Wildest Dreams (2017) sono stati proiettati e premiati in numerosi importanti festival cinematografici di tutto il mondo.

 

BULGARIA

AN UNECESSARY HERO

Il sergente Nikolov Tsekov era uno dei soldati bulgari inviato in Cecoslovacchia a condurre una controrivoluzione. La maggior parte di questi erano incaricati di sorvegliare l’aeroporto di Ruzyne. La sera del 9 settembre, verso le 21, Nikolov si allontana verso il bagno. Se n’è andato e non è mai più tornato.

REGISTA | STEPHAN KOMANDAREV

Stephan Komandarev ha studiato regia presso la New Bulgarian University di Sofia, ha preso parte a numerosi workshop e corsi di formazione sia in patria che all’estero. I suoi film The Balloon (1997), Dog’s Home (2000), Bread over the Fence (2002), Alphabet of hope (2003), The World is Big e Salvation Lurks Around the Corner (2008), The Judgment (2014) e Directions (2017) sono stati premiati da numerosi festival prestigiosi.

 

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